martedì 14 dicembre 2010

Soldato

Senza pensarci troppo hai deciso
che per vivere avresti ucciso
ancora deboli i peli sul tuo viso
quando il primo colpo hai esploso

come un comandamento hai rispettato

gli ordini che ti avevano assegnato
a costo di sacrificare te e chi ti è più caro
hai obbedito alla parola del tuo sovrano

lì immerso nel fango per ore ad aspettare

assaporando nell’aria, della morte, l’odore
con un morso di cibo duro da ingoiare
hai resistito in questo gioco all’orrore

hai combattuto per poco più di un quattrino

buono giusto per un bicchiere di vino
bevuto alla salute del tuo caro patrono
che ti ha assolto ogni volta che gli hai chiesto perdono

conoscevi benissimo qual era il tuo destino

e quasi lo hai atteso come fosse un dono divino
quello di crepare in battaglia e marcire sul suolo
onorando un patto in cui hai ceduto d’essere un uomo

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