venerdì 7 ottobre 2016

Le città sono tristi

Le città sono tristi
Alle fermate dei pullman non ci sono sorrisi
Gli alberi sono malati 
L'asfalto soffoca la terra
Le case ci hanno tolto visuale dell'orizzonte 
Le auto nervose aggrediscono gli spazi e rendono l'aria pesante e fetida
Le città sono tristi
Nei piatti c'è poco da mangiare
La gente si trascina senza speranza
Verso la vecchiaia verso la morte
Che appare come l'unica salvezza
Chi ha fatto i soldi lo sbatte in faccia a tutti
E non si vergogna se ha sfruttato se ha rubato se ha imbrogliato
Le città sono tristi
Perché l'educazione sta morendo con gli anziani
Perché la conoscenza non dimora tra i giovani
Perché i figli vedono i padri solo alla sera
Perché non si fa più l'amore
Le città sono tristi
Perché le televisioni sono sempre accese
Perché nessuno si impegna a cambiare
Perché tutto è di nessuno
E allora può anche andare a male
Le città sono tristi
E ci costringono a scappare
E quando fuggi via vuol dire che non stai bene
E quando questo succede non ci resta che pregare
Ma le preghiere sono rotte dal rumore dei nostri pensieri
E non ci fanno dormire
E ci fanno soffrire
E si è persa la strada per guarire
Le città sono tristi
Sono un fallimento sociale
Quando chiudi una porta
La comunità muore
E questo non è campare




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