In una pigra solitudine ho trascinato le ruote cigolanti del mio carro
conservando il mio scudo d'oro al sicuro da occhi infidi dal cuore bugiardo
l'ho tenuto al riparo per paura che mani lerce potessero intaccarlo
ho resistito bruciando buona parte dei fiammiferi in un freddo riservo
c'era in me un' inspiegabile consapevolezza che questo fosse sufficiente
ma la prudenza che ti salva, ti toglie l'occasione di essere presente
è un dolore enorme sapere di essere qualcosa per le tue rinunce
ma la lezione io non riesco a impararla, forse perchè ce n'è un'altra che mi riguarda
annichilito dall' incuranza che ho ancora per me stesso in ogni attimo pensante
vorrei uccidere quel che sono ma non ho il coraggio di fare niente
quello che cercavo l'ho trovato e non è roba da poco
però come sempre guardando indietro mi chiedo quanto ho sbagliato
ma quanto è inutile tirare le somme se la corsa non è ancora finita
schiavo di vincoli temporali aggrovigliato in queste torture mentali
ragiono e deliro come un mentecatto
di quello che ero e che sono resto sempre insodisfatto
e tra le tante domande solo una risposta ne ho trovata
quando mi è accaduta una cosa inaspettata
nel momento in cui avevo ceduto all'impossibilità di ogni evento
è sopraggiunto improvviso un cambiamento violento
perchè dal suo arrivo è avvenuta una rivoluzione
che è cominciata con una morte ed una resurrezione
con grande pazienza e poche parole
mi ha dimostrato cosa significa "amore"
lei è la finestra che si è spalancata nelle mie svogliate abitudini
scacciando gli spettri e le ombre, irradiando i miei angoli ermetici
ora che so quanto abbia bisogno delle mie attenzioni
sto imparando ad accettare le mie miserie, i miei errori.
La mia rivoluzione by Luigi Fiore is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
giovedì 3 dicembre 2009
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